100 islamici assaltano confine a Trieste, è emergenza

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Oltre cento clandestini pakistani sono stati rintracciati questa mattina a Trieste e nel comune di San Dorligo della Valle (Trieste) dalle Volanti della Questura e dai Carabinieri.

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I gruppi sono stati individuati mentre camminavano tra piazzale Cagni, in un’area centrale del capoluogo, e la frazione di Domio, nell’area carsica, vicino al confine con la Slovenia. I clandestini sono stati quindi accompagnati nei centri di fotosegnalamento di Fernetti, Porto Nuovo e Questura per le operazioni di identificazione. Solitamente vengono poi respinti in Slovenia.

Questo ennesimo assalto dimostra come sia sempre più emergenza lungo la frontiera orientale. Sguarnita da quando c’è Schengen.

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Parliamo di centinaia di clandestini nell’ultimo mese.

E la Polizia non riesce più a contenere l’assalto islamico alla frontiera: “L’emergenza clandestini è ormai diventata quotidiana e i corposi rintracci di migranti irregolari, sono oggi sotto gli occhi di tutti” queste le parole del SAP – Sindacato Autonomo di Polizia che attraverso il segretario provinciale, Lorenzo Tamaro, ribadisce ancora una volta la necessità immediata dell’assegnazione di nuovi rinforzi nelle schiere degli agenti di Polizia a Trieste. Uomini che potrebbero essere reindirizzati da altre provincie a supporto del costante impegno necessario nel controllo della situazione confinaria.

“La stagione estiva non può che continuare a favorire l’aumento degli arrivi” continua Tamaro, spiegando come da tempo il SAP ha avanzato la richiesta per ottenere un posto con spazi adeguati per poter svolgere le operazioni di identificazione dei migranti e per procedere con la compilazione di tutti gli atti previsti dalla legge, per l’ingresso clandestino sul nostro territorio. Proposta come soluzione dal Sindacato, l’assegnazione della ex Caserma della Guardia di Finanza di Fernetti -oggi “Casa Malala”- alla Polizia di Frontiera, ambiente ritenuto ideale sia dal punto di vista logistico -a ridosso del confine- per agevolare le pratiche di riamissione in Slovenia, ma anche per le sue dimensioni che favorirebbero sia il lavoro degli Agenti che una sistemazione più adeguata per le stesse persone accolte. Il personale della Sottosezione di Fernetti è costretto a lavorare in una sede non idonea alle esigenze odierne, determinate dal continuo afflusso dalla Rotta balcanica e dei sempre maggiori rintracci, “Lo abbiamo chiesto più volte e da più di un anno, sia ai Dirigenti della Polizia di Frontiera che pubblicamente” spiega il SAP, sottolineando come gli attuali locali utilizzati dalla Polizia di Frontiera di Fernetti, non siano sufficientemente grandi per contenere i gruppi sempre più nutriti di clandestini, mettendo così a rischio anche la sicurezza degli operatori stessi.

Serve l’esercito. Cosa ce li abbiamo a fare, i militari, per fare le ‘parate inclusive’ della Trenta? Per vigilare la frontiera tra Libano e Israele invece di quella italiana?

Cosa state aspettando a schierare l’esercito per respingere l’orda islamica verso la Slovenia?

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Abbiamo barattato la nostra sicurezza per il vezzo di non dovere mostrare il passaporto quando andiamo in Europa.

L’assalto dei clandestini è l’aggressione più visibile, ma oltre 200mila entrano in Italia ‘regolarmente’ con i ricongiungimenti familiari. E non stiamo facendo nulla per fermarli.

Importiamo un esercito che poi ci odia e vuole distruggerci:

Africano confessa: “Nostri figli vi odiano, vi distruggeranno” – VIDEO

Stanno arrivando:

Invasione: 25mila islamici in marcia verso l’Italia