Soros è una vittima. Parola di Gad Lerner.
“Siccome è molto ricco, siccome fu tra gli speculatori che nel 1992 scommisero vittoriosamente sulla svalutazione della sterlina e della lira, siccome devolve in opere di filantropia quasi la metà del suo patrimonio da 32 miliardi di dollari, siccome lo detestano all’unisono Trump, Putin e Netanyahu, è stato elevato a malvagio burattinaio della Grande Sostituzione etnica, cioè l’immigrazione pianificata attraverso cui, per saziare la propria avidità, la finanza mondialista starebbe abbattendo il costo della manodopera europea”.
Definire ‘filantropia’ il tentativo di rovesciare governi, il finanziamento dell’integrazione forzata di milioni di clandestini nella sovrappopolata Europa, mentre lui se la spassa in tenute chilometriche esclusive, è un tantino esagerato, Lerner.
Ma per lui no. Chiunque attacchi Soros è una sorta di nazista, quindi anche l’ebreo Nethanyahu: “Quando vi domandate come sia stato possibile abusare della credulità popolare col falso libello dei Protocolli dei Savi di Sion (rabbini e banchieri riuniti in segreto per pianificare lo sfruttamento delle ricchezze del pianeta), e poi convincere i tedeschi che erano diventati poveri per colpa della finanza ebraica che li depredava – scrive il giornalista su Repubblica – ecco, la risposta la troverete nella velenosa capacità persuasiva della campagna scatenata oggi contro l’ottantanovenne finanziere Soros”.
“Certo – scrive Lerner su Repubblica – non ha giovato alla popolarità di Soros la scelta di finanziare piani d’integrazione dei Rom nell’ Europa centro-orientale dove sono tuttora vittime di pregiudizio generalizzato. E in seguito di allargare il suo raggio d’ azione a opere di sostegno dei migranti, attraverso le Ong che praticano il soccorso e l’accoglienza”.
I sovranisti di oggi come i nazisti di ieri. È questa la tesi di Lerner, che avverte il lettore di Repubblica: “La falsa credenza del grande vecchio, diavolo in terra, perfido orchestratore di manovre economiche a danno dei popoli innocenti, è stata e continuerà a essere l’anticamera della barbarie”.
In un perverso rovesciamento della colpa, tipica di una certa cultura non indoeuropea, Lerner accusa di barbarie chi si oppone al barbaro Soros.
Che finanzia le ong e tutte le operazioni prodromiche alla sostituzione etnica. Il motivo di tutto questo non è poi così difficile da capire: ci odia.
Ai disinformatori in nerissima malafede quali Gad Lerner (e un altro degno collega di malafede è Moni Ovadia) occorrerebbe ricordare che anche gli Israeliani sono sovranisti e tengono, come è giusto, a difendere la propria identità.
Quindi: Lerner, torna a casa, il Libano natio ti attende. 🙂
Fa piu’ proseliti all’antisemitismo un articolo di gad lerner che mille proiezioni pubbliche del film ‘suss l’ebreo’.