I parroci boicottano Bergoglio: si rifiutano di leggere comunicato anti-Salvini

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Un paio di settimane fa, il Vaticano aveva inviato alle Diocesi del Lazio – in occasione della solennità di Pentecoste – una lettera in cui invitava i sacerdoti a leggere ai fedeli durante la messa domenicale nelle parrocchie un comunicato pro-immigrazione. La richiesta aveva causato la rivolta di molti parroci:

Vescovi inviano a parrocchie lettera anti-Salvini: Parroci si rifiutano di leggerla

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Ora possiamo dire che la richiesta è stata completamente disattesa dalla maggior parte dei preti, contrari a quella che deve essere sembrata più “propaganda elettorale” che un vero monito religioso.

“Vorremmo invitarvi ad una rinnovata presa di coscienza – si leggeva nella missiva – ogni povero da qualunque paese, cultura, etnia provenga è un figlio di Dio. I bambini, i giovani, le famiglie, gli anziani da soccorrere non possono essere distinti in virtù di un “prima” o di un “dopo” sulla base dell’appartenenza nazionale”.

“Desideriamo ricordare – minacciavano i vescovi – che quando le norme diventano più rigide e restrittive e il riconoscimento dei diritti della persona è reso più complesso, aumentano esponenzialmente le situazioni difficili, la presenza dei clandestini, le persone allo sbando e si configura il rischio dell’aumento di situazioni illegali e di insicurezza sociale”.

Ma pochi, tra i sacerdoti ‘invitati’ a farlo, hanno aderito alla richiesta e letto nel corso della messa la missiva pro-immigrazione, timorosi, probabilmente, della rivolta dei fedeli: perché loro hanno più il termometro della situazione, rispetto a chi vive nel lusso del Vaticano.