Quale persona sana di mente può credere alle testimonianze di un clandestino imboccato dai trafficanti umanitari di Sea Watch?
Visto che non possono più negare che i centri di detenzione governativi libici sono visitati da operatori di #ONG italiane, di @IOM_Libya e @UNHCRLibya, nonché da istituzioni europee, ora @seawatchcrew cambia la narrazione.#FakeNews basate su “testimonianze”. pic.twitter.com/98x61YFD18
— Francesca Totolo (@francescatotolo) June 15, 2019
Nei “lager libici” sequestrano tutto, eccetto smartphone, auricolari e soldi.@seawatchcrew #SeaWatch pic.twitter.com/FOkEaLMQ2e
— Francesca Totolo (@francescatotolo) June 15, 2019
Come si vede, a Tripoli è in corso l’emergenza bagnanti, con l’inizio della stagione estiva:
Tripoli non è porto sicuro dice SeaWatch: ma spiagge affollate di bagnanti in vacanza
Quella dei trafficanti umanitari di Sea Watch è mera propaganda basata sul nulla:
Ricordiamo chi hanno a bordo a contare i soldi:
Secondo i trafficanti umanitari di Sea Watch, avremmo carcerieri che uccidono immigrati, ma lasciano ai clandestini i loro smartphone coi quali, casualmente, non hanno ripreso alcuna uccisione. Lasciano agli immigrati che torturano anche i soldi.
Carcerieri che, oltretutto, li mettono all’ingrasso:
Sea Watch, ecco le nigeriane torturate nei ristoranti libici – FOTO
Belli rilassati:
Crociera a bordo della Sea Watch, come se la spassano – FOTO
Questi fuggono dalla noia, altro che guerra, fame e torture che, tra l’altro, si sarebbero andati a cercare pagando migliaia di dollari per andare in Libia dalla Nigeria e dal Bangladesh ad imbarcarsi.
Ma non è la stessa più volte fermata per traffico di droga ?
Naturalmente sempre rimessa a piede libero dalle toghe immigrazioniste.
Non vorrei sbagliare ma sembra proprio lei.