L’appello del prete rosso: “Uccidiamo Salvini”

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“Ammazzate Salvini”. Così don Giorgio De Capitani, prete rosso, in un audio mandato in onda dalla trasmissione radiofonica La Zanzara.

“Salvini è un ladro, uccidiamolo”, “Io elogio chi uccide Salvini”. Il ragionamento alla base della sua invettiva parte dalla legge sulla legittima difesa. “Se è lecito uccidere chi minaccia la nostra vita”, spiega “allora io ho il diritto di uccidere Salvini: infatti mi sento minacciato da lui perché ci sta rubando la democrazia”. Quindi, continua, “lo posso fare fuori”. E se lo fa qualcun altro, “io dico che ha fatta bene”. E per giustificarsi chiarisce: “Seguo soltanto il suo ragionamento”.

Don Giorgio De Capitani è stato ordinato sacerdote nel 1963, ha girato vari paesi della diocesi di Milano, fino al 2013, quando monsignor Angelo Scola gli ha tolto la gestione della parrocchia di Monte. Da allora vive a Villetta Brianza e celebra ogni domenica alle 18 nella parrocchia di Dolzago, in provincia di Lecco. E vuole uccidere Salvini.

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5 pensieri su “L’appello del prete rosso: “Uccidiamo Salvini””

  1. Attento, prete: “se è lecito uccidere chi minaccia la nostra vita…” è una posizione pericolosa perchè per te è dottrinalmente scomoda (regola numero 5 delle tue dieci mi pare) mentre per me potrebbe essere pubblicamente sfruttabile visto le diverse minacce che ci sono in giro per le strade.

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