La cupola dell’accoglienza invita i sindaci a disobbedire a legge Salvini

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Un appello a violare la legge, sottoscritto da ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo.

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Un attacco alla democrazia e alla legalità, in cui si chiede ai sindaci di non applicare il decreto Salvini ed iscrivere i clandestini – perché questo sono i richiedenti asilo – all’Anagrafe.

Alcuni sindaci, come Orlando Cascio, hanno già iscritto i clandestini, senza che alcun procuratore sia intervenuto a difendere la legalità.

Anzi, alcune toghe rosse – Firenze, Bologna e Genova – hanno emesso sentenze contrarie a quelle della stragrande maggioranza dei giudici, su richiesta di ASGI, l’organizzazione finanziata da Soros.

Ora ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo chiedono a tutti i primi cittadini di Italia di fare lo stesso.

Peccato che i sindaci di sinistra siano sempre meno. Dopo ieri altri 49 in meno.

“Sono in gioco diritti essenziali, che nei fatti spesso sono inaccessibili o compromessi in assenza di iscrizione anagrafica”, si legge nel testo dell’appello. “I diritti sono un bene comune irrinunciabile. Tutti noi, singoli cittadini, società civile organizzata, siamo chiamati in causa quando vengono compromessi o resi inaccessibili – dichiara Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid – Con #dirittincomune vogliamo promuovere un’azione ampia e aperta, rivolta sia agli amministratori delle nostre città sia alle organizzazioni solidali, perché i diritti di tutti siano sempre garantiti e si combatta il rischio di esclusione e marginalità sociale. È in discussione la qualità della nostra democrazia”.

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Mentre il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, già brutalizzato pubblicamente dai propri cittadini, rivendica una cosiddetta “tradizione” di una città “solidale e contro le discriminazioni”

Orlando Cascio: “‘Io sono persona, noi siamo comunità’, con queste parole spieghiamo la nostra politica rivolta ai migranti, che è la stessa rivolta a tutti coloro vivono condizioni di difficoltà o disagio, quale che ne sia l’origine, quali che siano la nazionalità, la religione, la provenienza delle persone coinvolte – dice il Sindaco di Palermo – ‘Io sono persona’ sottolinea che ognuno e ognuna è portatore e portatrice di diritti umani inalienabili. Il riconoscimento di tali diritti è elemento imprescindibile che costituisce il nostro essere, tutti insieme, una comunità. Oggi i Sindaci si trovano di fronte alla possibilità di escludere, per altro violando la Costituzione, qualcuno, ferendo tutta la comunità, o piuttosto avviare percorsi inclusivi e legali per rafforzare le proprie comunità”.

E cosa vuoi che conti, se uno degli iscritti all’Anagrafe poi stupra due bambine italiane:

Toga fan delle Ong iscrive clandestino all’Anagrafe e distribuisce permessi, Salvini: “Ora basta”

Questi tre sindaci andrebbero messi in galera. Se avessimo giudici come Falcone e Borsellino lo sarebbero già. Vero Orlando Cascio?




2 pensieri su “La cupola dell’accoglienza invita i sindaci a disobbedire a legge Salvini”

  1. Qui a Siracusa il frocetto di palazzo VERME (xio) rivendica cosa? I suoi concittadini sono (forse) il 5% suoi suoi passi quando invece non guarda la realtà ma non quella arcobaleno….
    Francé che Dio te citofoni!!!

I commenti sono chiusi.