Vescovi sotto choc: ‘Non pensavamo tanti cattolici votassero Salvini’

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In un’intervista al giornale amico Repubblica, il presidente della Cei, il solito Gualtiero Bassetti, attacca i cattolici che votano la Lega di Matteo Salvini. In pratica, la maggioranza dei ‘suoi’ fedeli’.

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“Significa che è profonda la crisi di altre proposte”, inizia il cardinale. “Non basta dirsi cattolici per diventare De Gasperi”. Ma infatti nessuno vuole diventare De Gasperi.

Loro hanno detto di non votare Salvini, e i cattolici hanno votato Salvini: la loro irrilevanza è tutta qui. Chiara. Definitiva.

Alla vigilia dell’elezioni, infatti, sia il Vaticano che la Cei avevano duramente replicato a Matteo Salvini che, chiudendo a Milano il raduno dei sovranisti europei, aveva sollevato in alto un rosario, invocando i santi patroni d’Europa e affidandosi alla Madonna che “sono sicuro”, aveva detto, “ci porterà alla vittoria”. E così è stato.

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Ma non capiscono. E Bassetti insiste: “accogliere i migranti non è un’opera pia, ma una necessità democratica”. Quindi, fare il contrario di quello che vogliono gli elettori è ‘necessità democratica’.

In Vaticano la grande preoccupazione è sul crescente peso dei cattolici che votano Lega: “Proprio le indagini sociologiche ci insegnano come sia necessario distinguere tra tradizione culturale, religione e fede. Le trasformazioni sociali di questi anni non hanno cancellato un vocabolario comune, che rimane richiamo e ricchezza a cui tendere anche per tanti che hanno un’appartenenza debole alla comunità ecclesiale”. “Per noi – continua il numero uno della Cei – questo costituisce l’orizzonte di un nuovo impegno di testimonianza e di proposta cristiana. Cercare di staccare i fedeli dai vescovi e soprattutto dal Papa è una manovra sbagliata e controproducente”. Bassetti spiega, quindi, che l’unità della Chiesa è “qualcosa di profondo e radicato”. Da qui il rifiuto l’idea che “la Chiesa possa essere portata sul piano della battaglia partitica, quasi come pastori fossimo preoccupati di schierarci o con uni piuttosto o con gli altri”. “La storia ci insegna che non è mai stata una buona scelta quella di rincorrere i potenti, magari confidando di ottenerne consensi e privilegi – conclude infine – la Chiesa italiana è una presenza a servizio di tutti”.

Siete irrilevanti. Ormai l’ultimo dei fedeli comprende meglio di voi cosa vuole dire essere cristiani.




Un pensiero su “Vescovi sotto choc: ‘Non pensavamo tanti cattolici votassero Salvini’”

  1. Ho visto da poco un bel documentario sull’Egitto,nella fase finale, prima dell’invasione persiana, i sacerdoti erano diventati se possibile ancora piu’ corrotti e cinici.Depredavano loro stessi le tombe dei faraoni a caccia di tesori.Subito mi hanno ricordato qualcuno..

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