La legge Cirinnà si conferma un flop: solo il capriccio di un’oligarchia pomposa e staccata dalla realtà.
Sono state infatti sono 2.371 le coppie ‘omo’ che hanno usufruito delle Unioni Civili in Italia nel 2018: quando i matrimoni normali sono stati circa 190mila. Tra le città al top è Roma, ma con solo 306 unioni, mentre tra le Regioni il primato spetta alla Lombardia con 499. E’ quanto emerge dai dati elaborati e diffusi dal ministro dell’Interno.
Nei primi due anni di entrata in vigore della legge erano state 8.506, di cui 6073 nel solo 2017. Un calo continuo destinato a proseguire. In pratica, esaurito il bacino iniziale di esaltati, si dimostra qualcosa che non solo non interessa la popolazione in generale, ma nemmeno gli omosessuali.
Quindi a tre anni dell’approvazione della legge, avvenuta il 5 giugno, sono solo 10.877 le coppie omosessuali convolate a ‘nozze’.
In pratica, il Parlamento è rimasto bloccato mesi su una legge che interessava poco più dell’1% della popolazione.
Si dimostra, col senno di poi, che il pd si preoccupa delle marginalità anziché difendere gli interessi della maggioranza popolazione su questioni più serie (occupazione, difesa dei diritti dei lavoratori, difesa dei confini nazionali, e la famiglia naturale composta da un marito uomo e da una moglie donna.