Milano, Sala chiede a Salvini di liberarlo dai Rom molesti

Vox
Condividi!

Alla fine, il Comune di Milano si arrende e chiede a Salvini di liberarlo dai rom che continuano ad occupare abusivamente gli spazi pubblici.

VERIFICA LA NOTIZIA

“Stiamo cercando di capire se si può lavorare bene con un “daspo” per i nomadi e ne stiamo discutendo con il prefetto”, ha infatti spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Dicendo che “sarebbe qualcosa relativo ad alcuni spazi perchè poi alla fine ritornano sempre nello stesso punto. Quindi bisogna trovare delle formule affinchè non ritornino” ha affermato Sala che ha aggiunto che “effettivamente vediamo che là dove ci sono, i cittadini giustamente si lamentano. Bisogna trovare delle formule diverse e stiamo cercando di capire se si può lavorare bene con un Daspo”.

Sul tema della chiusura dei campi rom, il sindaco ha invece detto che “a Milano ci sono tremila nomadi, non è che sia contrario alla chiusura dei campi, ma questo vorrebbe dire che rimarrebbero ancora più in giro”.

“Come sempre, ma lo sappiamo, sulla sicurezza il sindaco Sala si accorge sempre troppo tardi degli strumenti e dei possibili rimedi per risolvere le situazioni più delicate che vengono segnalate dai cittadini e dai milanesi che sui rom a Baggio lo hanno accolto con sonore proteste. apprendiamo che stamattina, in zona 7, per quanto riguarda la problematica degli insediamenti abusivi dei nomadi a Milano il sindaco apre al Daspo urbano, ma solo adesso che i residenti si sono lamentati della presenza di insediamenti abusivi nel quartiere”. È quanto ha dichiarato Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia.

“A Milano ci sono 3 mila nomadi, Sala dice di non essere contrario alla chiusura dei campi ma intanto non lo fa. Lo aiutiamo noi allora, ricordandogli che nel lontano 2010, durante la giunta Moratti, abbiamo allontanato da Milano 8000 rom che a causa dell’entrata nell’UE della Romania nel 2007 erano arrivati in migliaia a Milano, questui dati sono della prefettura di allora (Corsera del 30.10.2010 articolo di Foschini) il centrodestra, gli sgomberi li faceva per davvero accompagnando i nomadi sino al confine di Milano e avviando i rimpatri di chi andava rimpatriato. Il daspo urbano e la videosorveglianza sono gli unici strumenti utili, concreti e validi ad arginare situazioni come queste. Oggi invece, senza sgomberi né rimpatri, i cittadini guarda caso si lamentano. Non ci vuole un granchè per capirlo”.

Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità: “Sono a favore e ben disponibile, alcuni municipi si sono anche già espressi in tal senso anche su proposta della Lega. Ci sono persone che vengono a Milano per delinquere e altre per vivere serenamente”. “Queste persone- ha concluso l’esponente leghista -possono essere tranquillamente allontanate dalla città. Di gente che viene per delinquere non ne vogliamo più”.

Marco Bestetti, presidente del Municipio 7: “il sindaco Sala ha finalmente parlato del Daspo urbano come strumento di contrasto al grave degrado portato dai nomadi nei nostri quartieri. Sono due anni che chiediamo a gran voce di applicarlo, imponendo il divieto di stazionamento a chi pensa di poter trasformare i nostri quartieri in latrine a cielo aperto. In tutto questo tempo, il sindaco Sala e l’Assessore alla Sicurezza Scavuzzo hanno sempre fatto spallucce, sostenendo che il Daspo non era uno strumento adeguato. Se però adesso si sono finalmente convinti delle nostre ragioni, ne prendo atto con viva soddisfazione e li esorto a non perdere altro tempo. I nostri cittadini non meritano di restare ostaggio di barbari in roulotte che non rispettano neanche le più elementari regole dell’igiene e del decoro”.

Perché non un bel Daspo collettivo dall’Italia?

Nel giugno del 2014, poco prima dell’inaugurazione, i tecnici che erano al lavoro e lo stesso comune lo avevano descritto e “fotografato” come il campo rom “più bell’Europa”, pagato dal Comune di Milano con i soldi dei contribuenti. Bastarono pochi mesi, agli zingari, per ridurlo così:

Milano: 1 milione di euro per il villaggio dei Rom, loro lo distruggono

Vox

Nel campo nomadi di via Martirano 71 quattro abitanti su cinque non pagano l’affitto.E si sapeva:

Milano: 1 milione di euro per il villaggio Rom, loro lo devastano e non pagano affitto

Ora, ad ammetterlo, dopo un’interrogazione della consigliere leghista Silvia Sardone, è anche palazzo Marino, che dopo anni di silenzi ha deciso di dire la verità.

“Si interroga il sindaco – si leggeva nel documento della neo europarlamentare – per sapere dal 2014 ad oggi quante famiglie hanno pagato la quota affitto e quante si sono dimostrate insolventi”. Ed ecco la risposta, non proprio positiva: “Nei primi anni di attività – spiega Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali – le rette sono state pagate mediamente nel 20% dei casi”. Che, fredde cifre alla mano, vuol dire che palazzo Marino ha incassato “circa 5mila euro a fronte dei 25mila dovuti”.

Nel 2018, stando a quanto riferito dal comune sono stati rinnovati i contratti a chi ha pagato una prima quota del piano di rientro del debito, mentre le altre situazioni saranno vagliate con attenzione perché – evidenziano dall’amministrazione – “nel villaggio vivono nuclei particolarmente fragili, anche con minori o neo maggiorenni disabili al 100% e gli abitanti hanno per lo più lavori saltuari”.

“A inizio anno sono stata in via Martirano per un sopralluogo e ho trovato uno scenario desolante: casette devastate, carcasse di auto incendiate e smontate, sversamenti di rifiuti liquidi, montagne di elettrodomestici, bici rubate, cavi di rame”, il resoconto della Sardone. Che poi attacca: “Di recente, con una delibera di giunta l’amministrazione comunale ha pure approvato un progetto definitivo che prevede lo stanziamento di 270mila euro per interventi di messa in sicurezza e ampliamento del campo rom: soldi sperperati dalla sinistra in nome di un’integrazione che esiste solo nelle favole”.

IL PD TOLLERA LE BARACCOPOLI ROM

IL PD TOLLERA LE BARACCOPOLI ROMEccomi in uno dei miei tanti sopralluoghi in zone di estremo degrado e delinquenza. Queste sono le baracche rom intorno all'autostrada A8 a Milano. Il Pd difende queste realtà, in nome del buonismo e della (finta) integrazione. Per noi sono ghetti di illegalità da sgomberare!🔵alle #europee in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta #votaLEGA e #scriviSARDONE🔵

Posted by Silvia Sardone on Sunday, May 19, 2019




Un pensiero su “Milano, Sala chiede a Salvini di liberarlo dai Rom molesti”

I commenti sono chiusi.