Soldi pubblici per insegnare islam e arabo ai bimbi italiani, sindaco PD si difende

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“Cernusco sul Naviglio è una città aperta e solidale: teniamo i bambini fuori dalla battaglia politica”: questa la bizzarra difesa di Ermanno Zacchetti, sindaco Pd del comune dell’hinterland milanese dove la consigliera della Lega Paola Malcangio ha scoperto che ai bambini italiani veniva insegnato arabo e islam con soldi destinati alla lingua italiana.

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La leghista ha presentato un’interpellanza al primo cittadino sul corso d’arabo e islam che si è tenuto in una scuola elementare:

“Qui non si tratta di autonomia scolastica o di inclusione, si tratta di fondi pubblici destinati all’insegnamento della lingua italiana usati al contrario. Chi ne risponderà?” chiede la consigliera leghista, spiegando che il problema per lei non è il corso d’arabo in sé per sé (lo è!) ma il fatto che “la scuola aveva a disposizione soldi pubblici del Distretto (per più Comuni, quindi) destinati esclusivamente all’apprendimento della lingua italiana per alunni stranieri neoarrivati e a progetti di mediazione per alunni con marcate difficoltà di comprensione”.

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Comunque, si scopre che dobbiamo spendere soldi per insegnare l’italiano ai figli degli immigrati. Soldi che potremmo spendere in altro modo. Sono un peso. Sempre.

Stop ricongiungimenti familiari: è sostituzione di popolo.




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