Delirante il caso scoppiato nel carcere Due Palazzi di Padova, dove due giovani tunisini hanno ottenuto di poter stare in una cella matrimoniale dopo aver dichiarato di essere gay e di volersi sposare.
Il sindacato di polizia penitenziaria è insorto contro la decisione perché favorisce la formazione di coppie omosessuali in carcere. E, soprattutto, allora perché non coppie di maschi e femmine? O perché no una bella piscina nel cortile!
Il direttore della casa di reclusione Claudio Mazzeo spiega che i due sono stati spostati e messi insieme per motivi di sicurezza, perché i gay non sono ben visti in carcere. Non solo in carcere.
“Spesso gli agenti li sorprendono mentre fanno sesso, ma non serve a nulla presentare rapporto”, racconta Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato di polizia penitenziaria.
Ma è un April Fool in ritardo!?
Celle matrimoniali in carcere, mai sentita una cosa simile.
I malfattori ci vanno in luna di miele, suppongo.
Ormai i fautori dell’accoglienza umanitaria hanno conseguito l’obiettivo finale che si prefiggevano: un mix tra un ospedale psichiatrico a cielo aperto e il Pianeta delle scimmie. 🙂 🙂 🙂