Se togliamo dalla frase un termine, la richiesta è sensata.
“È molto importante eliminare la parola migranti – afferma Orlando – considerando i migranti delle persone che sentono il diritto di vivere in luogo diverso da quello in cui sono nati. Come i nostri figli o i nostri nonni che hanno deciso di andare a vivere in un altro paese chiedendo di essere considerate persone umane”.
“Io sono persona, noi siamo comunità è questo quello che serve per accogliere nel migliore dei modi i campionati di scherma. Persona dal latino significa maschera e sulla pedana siamo tutti uguali, abbiamo tutti la stessa maschera. Questo è un messaggio importante per chi pensa di dividere le persone in base alla religione, alla lingua o al colore della pelle”.
D’accordo, Orlando Cascio è un personaggio comico, ma attenzione a derubricare il tutto a proposta ridicola. Quello di volere ‘anestetizzare’ il vocabolario è infatti un fenomeno di tutto l’Occidente. Che ne descrive perfettamente il declino. La senilità.
Ps. Attraverso il linguaggio politicamente corretto e la censura vogliono manipolare le idee. Perché controllare il linguaggio è propedeutico ad imporre un’ideologia. Per questo, la resistenza semantica all’ideologia migrazionista è fondamentale: CLANDESTINI.
I Rom nella villa di lusso di Orlando: “Non ci basta” – VIDEO
ha ragione! È importantissimo sostituire l’inappropriato termine “migranti” con quello corretto: CLANDESTINI!