Terremoto: 300 milioni di euro di tasse per ricostruire le chiese al Vaticano

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Conte è un infiltrato di Sant’Egidio nel governo. C’è lui dietro i famigerati corridoi umanitari che faranno entrare 5mila islamici in Italia.

Nel volgere di una decina di giorni sarà approvata l’Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali delle zone terremotate: l’ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando oggi presso la sede della Cei a una riunione con i Vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia.

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L’Ordinanza, si legge in una nota, ha una copertura di 300 milioni di euro; fisserà le modalità per l’avvio della ricostruzione di circa 600 chiese, rispetto alle 3 mila danneggiate dal sisma.

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Nell’incontro, promosso dalla segreteria generale della Cei e presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, sono state rappresentate dai vescovi le istanze delle comunità locali e la loro sofferenza, “a fronte di uno Stato percepito come lontano o comunque in ritardo nel processo di ricostruzione”. Al presidente del Consiglio è stato condiviso anche il disagio legato a “un impianto legislativo stratificato nel corso del tempo e appesantito dai tempi della burocrazia”.

Le chiese vanno ricostruite, ma sarebbe opportuno che le ricostruisse la Chiesa con i soldi dell’8 per mille, che ammontano ad oltre 1 miliardo di euro l’anno. Così, lo Stato potrebbe concentrarsi sulla ricostruzione di case e strutture pubbliche.

Ma questi, quando c’è da pagare, si voltano, sempre, dall’altra parte.