Parroco scrive articolo pro-Salvini, licenziato dal vescovo!

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Neanche un articolo pro-Salvini, quanto una lucida analisi del voto

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“La gente comune, attraverso i social e le centinaia di comizi, ritiene che Salvini sia ‘uno di noi’. Parla semplice, schietto. E fa, o almeno ci prova, quel che dice. Dicevamo: la coerenza. Dopo essere stata tradita da tanti, il popolo ha
scelto uno fidato. Se Matteo non molla, può ancora salire”.

E’ bastata questa analisi dei dati elettorali delle Europee, nell’articolo apparso sull’ultima edizione del settimanale della Diocesi di Carpi, Notizie, a costare il posto al direttore della testata cattolica, don Ermanno Caccia, che ieri è stato costretto alle dimissioni.

Il prete, 49enne bergamasco oggi parroco di Mortizzuolo, spiega: “In riferimento, all’opinione a firma ERCAMO (pseudonimo regolarmente segnalato all’Ordine dei Giornalisti) dello scrivente Ermanno Caccia del titolo “Perché?”, con la quale esprimevo ed esplicitavo un’opinione circa la recente consultazione Europea, e a seguito delle illazioni apparse sulla Voce di Carpi volte a legare la mia personale opinione con quella dell’editore del settimanale il Vescovo Francesco Cavina, la presente per smentire ogni e qualsivoglia coinvolgimento, controllo preventivo e condivisione dell’editore nella suddetta opinione. Constatata la levata di scudi “strumentale”, da una parte di coloro che non condividono in libertà la stessa, amareggiato e colpito da tanto clamore in serenità e in coscienza, rassegno le dimissioni da direttore del settimanale diocesano Notizie”.

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Sul suo blog personale il parroco però commenta amaramente: “Ne ho sentite e ne ho lette di tutti i colori: incomprensioni, su incomprensioni, per aver detto circostanziando il tutto con dati incontrovertibili un fatto chiaro a tutti, tranne ai ciechi e ai sordi. Cari miei sono stato frainteso, mi hanno fatto passare per una persona imprudente, esaltato, dalla testa calda; si è messo addirittura in dubbio il mio attaccamento alla Chiesa, la mia intelligenza, e la cosa che fa più male e brucia e che ciò è stato fatto da preti che stentiamo a conoscere la fotografia talmente sono assenti […] A coloro che insistentemente e con veemenza poco cristiana e poco misericordiosa, chiedono e hanno ottenuto la mia testa eccovi serviti”.

A conferma che la cacciata dipende, tutta, dal vescovo, la nota dell’editore ‘cattolico’, la società Arbor Carpensis srl, che scrive: “I contenuti dell’articolo “Perché? L’opinione” a firma “Ercamo” apparso nell’ultimo numero, non rappresentano la linea editoriale del giornale, improntata ad assoluta equidistanza ed indipendenza di giudizio rispetto ad ogni vicenda politica sia locale sia nazionale. Né tanto meno, si conferma con forza, interpretano il pensiero della Diocesi e del suo Vescovo”.

La Chiesa è finita.