“Sto lavorando a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno in Italia più di duemila lavoratori delle forze dell’ordine”. A dichiararlo è stato Matteo Salvini nel corso di una diretta su Facebook. Prima dell’annuncio il ministro dell’Interno ha mandato un “bacione” a Roberto Saviano, da anni sotto scorta a spese dei contribuenti.
Come sapete, non è il ministro che decide chi viene scorato, ma un organo indipendente. Il ministro, semmai, decide le linee guida. E’ una meravigliosa trollata.
Secondo l’ex senatore Vincenzo D’Anna, la scorta di Saviano, non solo è totalmente inutile, visto che è l’idolo della Camorra, con tutta la pubblicità che ne ha facilitato l’arruolamento tra i ragazzini napoletani dopo le serie tv Gomorra, ma è anche tremendamente costosa.
Quanto costosa? Lo lasciamo dire direttamente all’ex senatore che ha avuto accesso agli atti: “Non esiste un camorrista in Italia che vuole ammazzare Saviano. Se ne fregano altamente. I camorristi guardano al vantaggio, al guadagno fraudolento. Saviano non dà fastidio a nessuno la scorta costa 2-3 milioni di euro l’anno”.
Insomma, tre milioni delle vostre tasse vanno alla voce ‘scorta di Saviano’.
Il signor SAVIANO è preoccupatissimo per la possibilità, auspicata da me e da milioni di italiani, che gli venga tolta…
Posted by Matteo Salvini on Friday, August 11, 2017
In verità vi dico, che rischia più un’anziana bolognese alla fermata del bus di Saviano nel bel mezzo di Scampia dove, al massimo, rischierebbe di dovere firmare autografi.
La scorta presidenziale di Saviano al Salone del Libro – VIDEO
A Scampia “rischierebbe di firmare autografi” se ci fossero persone a volerne, ma, come dimostrato dal luogo comune della frase di cui sopra che vedrebbe la cittadinanza in questione formata esclusivamente da affiliati ad associazioni criminali, il Saviano non ha fatto altro che farsi odiare dalla città.