Cardinale contro Bergoglio: “Bestiale attaccare Salvini, lui difende le radici cristiane d’Europa”

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“Dire, come hanno fatto il direttore di Civiltà cattolica, padre Antonio Spadaro, e il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, che Matteo Salvini non è cristiano perché è contro l’immigrazione, è stato un errore. In questa fase la Chiesa fa troppa politica e si occupa troppo poco di fede”.

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Così il cardinale tedesco Gerhard Müller, capofila dei conservatori (meglio sarebbe dire dei non eretici) in Vaticano, si scaglia contro “il cerchio magico” di Bergoglio. E contro le esternazioni stesse dell’attuale Papa.

Perché, dice sempre il cardinale, nessuno deve “immischiarsi nella politica, quando ci sono un Parlamento e un governo legittimati democraticamente, come in Italia. Meglio parlare con Salvini, discutere, o correggerlo quando è necessario”. Non accettiamo correzioni.

E poi, continua, “ci sono Paesi che vogliono scristianizzare l’Italia e l’Europa, mentre Salvini si è rifatto ai patroni dell’Unione Europea, alle sue radici cristiane. Preferisco chi parla di tradizione cristiana a quanti la rimuovono. È assurdo che collaboratori del Papa come Spadaro si ergano a giudici politici. Chi lo autorizza?”.

Bergoglio, è evidente.

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“Teologicamente è una bestialità dire che una persona non è cristiana, se è stata battezzata e cresimata. È un giudizio politico”. E sull’immigrazione: “è un tema politico con motivazioni etiche profonde. Si può dire che un politico lo affronta da buon cattolico o da cattolico meno buono. Possiamo ammonire ma non ostracizzare”.

“Non si può dire che chi non condivide l’accoglienza degli immigrati non è cristiano. Chiaramente dobbiamo accogliere gli immigrati, ma non identificarci con una sola politica. La gente non capisce, è disorientata. Quando Salvini critica il Papa nel comizio a piazza Duomo, a Milano, e c’è l’applauso, dove siamo finiti?”. Ha compreso l’irrilevanza moderna della Chiesa che vuole fare politica e, quindi, diventa parte politica ‘fischiabile’ in piazza.

“E’ singolare che il Papa riceva le persone più laiciste, e non Salvini. Dialoga col regime del Venezuela, o con la Cina che mette milioni di cristiani nei campi di rieducazione, distrugge le chiese, perseguita i cristiani. Ma qui in Italia non siamo in Cina. Devi parlare con tutti in uno spirito di fratellanza”.

Sono i 35 euro che li hanno fatti andare fuori di testa.