Predappio è caduta, la città del Duce va alla Lega

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Vittorie storiche in Emilia Romagna. In attesa dei ballottaggi a Forlì, Cesena e Ferrara, in questo primo turno di comunali c’è da segnalare la caduta di Predappio, paese d’origine di Benito Mussolini, che dal secondo dopoguerra ad oggi è stata sempre una roccaforte rossa inespugnabile.

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Qui Roberto Canali, candidato di una lista civica di centrodestra sostenuta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha vinto con 2100 voti. Dietro di lui Gianni Flamigni della lista civica “Generazione Predappio” si ferma a 1350 voti. A sostenere apertamente Canali, ricorda il Corriere della Sera, era stata Alessandra Mussolini, nipote del duce che, in occasione della riapertura della cripta del nonno, aveva improvvisato un breve comizio. “Speriamo che l’aria cambi, così da poter riaprire definitivamente al pubblico il luogo in cui è sepolto il nonno”, aveva detto. A Vergato, comune in provincia di Bologna, il sovranista Giuseppe Argentieri ha battuto con quasi il 60% il sindaco uscente Massimo Gnudi fermatosi al 40,7%. Argentieri due anni fa è assurto alle cronache nazionali per aver definito Marzabotto “un simbolo di codardia e di banditismo partigiano elevato a eroismo”. Vittoria del centrodestra anche a Monterenzio, sempre nel bolognese, dove Ivan Mantovani ha battuto il sindaco uscente Pierdante Spadoni 58,6% a 41,4%.




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