Attacco da est: 5mila islamici in marcia verso l’Italia

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Ovviamente, questo non ha relazione con l’avere chiuso i porti, sono due bacini di provenienza totalmente indipendenti. Semmai, la politica italiana dei porti chiusi, ha deviato le partenze africane verso la Spagna.

La marcia islamica lungo i Balcani verso l’Italia rende urgente l’invio dell’esercito a presidiare la frontiera orientale. Secondo Dijana Muzicka, coordinatrice dell’emergenza della Caritas in Bosnia il numero dei clandestini entrati nel paese è aumentato negli ultimi 12 mesi del 600%.

Secondo il Capo della polizia: «Il pericolo di far entrare jihadisti in fuga dopo la sconfitta dell’Isis è altissimo. Si valuti anche una collaborazione tra eserciti sui confini sloveni e croati».

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Secondo Dijana Muzicka «ogni settimana la polizia respinge alla frontiera circa 200 immigrati ma è una goccia nel mare». La Regione Friuli (il governatore è il leghista Massimiliano Fedriga) è in allerta ma va cauta a parlare di emergenza, in linea col prefetto di Trieste, Valerio Valenti, che dice: «A Trieste i numeri sono in incremento sia per quanto riguarda le persone intercettate sia le richieste d’asilo. A marzo di quest’anno abbiamo già raggiunto i numeri riscontrati a maggio 2018 ma non c’è un’emergenza».

Intanto, la Slovenia ha respinto 1500 clandestini provenienti dalla Croazia via Bosnia, e 5 mila sarebbero in marcia lungo la rotta dei Balcani. E gli stessi numeri ufficiali degli immigrati ospitati nei centri profughi friulani (si tratta dei richiedenti asilo regolari, sfuggono gli altri) indicano una situazione pesante: 1.259 migranti ospitati a Trieste (200 mila abitanti), 1.486 a Udine (99 mila abitanti), 793 a Pordenone (51 mila abitanti) e 466 a Gorizia (34 mila abitanti).

Insomma, servirebbe l’esercito. Invece abbiamo la Trenta che organizza ‘parate della inclusione’.

Secondo alcune Ong un viaggio lungo la rotta dei Balcani costa circa 10 mila dollari. Ma tranquilli, hanno la nostra carta prepagata:

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«La rotta dei Balcani occidentali comincia con lo sbarco nelle isole greche con imbarcazioni di fortuna partite dalle coste della Turchia. I migranti si muovono poi verso il confine settentrionale della Grecia con la Macedonia. Da qui, sui treni, gli autobus o a bordo dei camion, i migranti raggiungono la Serbia, per poi continuare verso l’Europa di Schengen».

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Un pensiero su “Attacco da est: 5mila islamici in marcia verso l’Italia”

  1. Come no,

    di pronto intervento e schieramento c’è l’esercito di Silvio.

    Tutti pronti per la difesa (di sforza & taglia)

    Ora più che mai, avendo inquadrato l’obiettivo urne (funerarie),

    ma in caso contrario, le sole urne funerarie con ceneri saranno le nostre, per colpa dell’idiozia dominante su questo pianeta.

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