La libertà di espressione è sempre più sotto l’attacco di grandi corporazioni e deep state:
This is madness. It is the end of national security journalism and the first amendment. https://t.co/wlhsmsenFw
— WikiLeaks (@wikileaks) May 23, 2019
I find no satisfaction in saying ‘I told you so’ to those who for 9 years have scorned us for warning this moment would come. I care for journalism. If you share my feeling you take a stand NOW. Either you are a worthless coward or you defend Assange, WikiLeaks and Journalism. https://t.co/NkUfZWYan8
— Kristinn Hrafnsson (@khrafnsson) May 23, 2019
Un gran giurì americano ha formulato 17
nuove accuse contro il fondatore di
Wikileaks, Julian Assange. Le accuse
sono nell’ambito del caso collegato a
Chelsea Manning,l’ex analista di intel-
ligence dell’esercito Usa che nel 2010
gli ha fornito documenti riservati
perché venissero divulgati.
Assange era già stato accusato di
cospirazione dalle autorità federali
degli Stati Uniti che hanno chiesto al
Regno Unito la sua estradizione.