Hanno rapinato 100 anziani: sgominata la banda dei rom che si accaniva sui vecchi

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Dalle prime ore della notte, i carabinieri di Venezia hanno sequestrato, tra Italia e paesi dell’Unione Europea, qualcosa come 1.600 autovetture, riconducibili a sei prestanome di nazionalità romena e secondo questa ricostruzione usate per compiere furti, rapine e altre attività illecite in tutta Europa. Al centro di tutto, secondo la ricostruzione degli investigatori, un gruppo criminale composto da oltre 40 soggetti appartenenti a minoranza rom romena, che ha consentito all’Arma di dare esecuzione a 10 ordinanze di custodia cautelare (otto in carcere, di cui una minore, una agli arresti domiciliari, un divieto di dimora), emesse dai gip di Venezia e Verona, nonché del Tribunale per i minorenni di Venezia:

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Gli indagati sono inoltre accusati della commissione di vari reati, in particolare rapine e furti con destrezza ai danni perlopiù di anziani, con la sottrazione di preziosi e orologi di pregio, mediante la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”. Le indagini avrebbero consentito di gettare luce su 102 episodi commessi nelle regioni del centro-nord Italia e in Spagna. Gli indagati su quest’ultimo fronte sono accusati di concorso in rapina, furto con strappo, furto aggravato.

Immediati i complimenti alle forze dell’ordine del governatore della Regione del Veneto Luca Zaia. “Leggendo – dichiara – di quali reati sono accusati gli indagati per gli episodi accertati sembra di sfogliare buona parte del Codice penale. Quello che provoca più indignazione è un’attività criminale che nella maggior parte dei casi sembra essere fatta di furti, rapine, sottrazioni con raggiro ai danni dei nostri anziani. Ringrazio i Carabinieri di Venezia, la Magistratura inquirente e tutte le forze dell’ordine che, anche a livello internazionale con l’Europol, hanno collaborato a questa vasta operazione si meritano meritandosi il plauso di tutti i veneti per bene. Un’operazione così vasta restituisce alla giustizia gente senza scrupoli che opera ai danni delle nostre comunità che, invece, chiedono di vivere in pace e senza delinquenti”.