L’elemosiere di Bergoglio va al Viminale: ci vuole scaricare i clandestini islamici

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Non solo nessuno lo indaga. Non solo non lo arrestano. Va e viene liberamente tra il Vaticano e l’Italia come un impunito.

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Il cardinale Konrad Krajewski – l’elemosiniere di Bergoglio che ha riallacciato l’elettricità agli immigrati abusivi – è stato avvistato al Viminale per incontrare Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del ministero, e chiedere più corridoi umanitari per immigrati. Roba da matti.

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Con l’elemosiniere, infatti, c’era Daniela Pompei, responsabile dei corridoi umanitari per la famigerata Comunità Sant’Egidio. “A Lesbo c’è una situazione molto seria”, ha detto. “Siamo andati lì dall’8 al 10 maggio, con una delegazione vaticana, l’arcivescovo del Lussemburgo, noi della Comunità di Sant’Egidio. Lì ci sono circa settemila rifugiati, duemila sono minori di cui molti non accompagnati. Ci sono tempi di attesa lunghi per gli spostamenti. Siamo andati al Viminale per illustrare la situazione e devo dire che abbiamo trovato un clima molto favorevole, nessuna ostilità”.

Male. Molto male. Lesbo è in Grecia, c’è la guerra in Grecia? La guerra in Siria è finita, si organizzino voli di rientro verso la Siria, altro che ‘corridoi umanitari’ verso l’Italia di islamici.




4 pensieri su “L’elemosiere di Bergoglio va al Viminale: ci vuole scaricare i clandestini islamici”

  1. Daniela Pompei – spero non sia la Daniela Pompei che sospetto sia ebrea e che lavora per la Neuraxpharm. Mi stupirebbe (fino ad un certo punto) la sua presenza nella comunità.

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