Giorgetti:: “Grillini bloccano l’Italia, Conte sta con loro”

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“Il Movimento 5 Stelle ci fa opposizione e Conte non è più super partes. Ormai il governo è paralizzato”.

L’accusa arriva dal leghista Giancarlo Giorgetti.

“Quando la dialettica trascende fino a coinvolgere il presidente del Consiglio fino a mettere in dubbio la mia imparzialità, diventa non grave ma gravissimo”.

“In queste ultime tre settimane il governo è in stallo per la campagna elettorale – spiega Giorgetti – doveva essere una campagna sulle cose da fare in Italia e in Europa, invece siamo rimasti alle varie ed eventuali. Al caos”.

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“Il consiglio dei ministri di oggi era fissato per il decreto sicurezza ora siamo in surplace come nel ciclismo – spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – perché è nato all’ultimo momento il decreto famiglia e lo hanno messo come contrappeso o come ricatto contro Salvini”.

“C’è bisogno di affrontare i temi che servono agli italiani. La campagna elettorale a tanti non interessa”.

“Loro con i punti fermi non aiutano a risolvere i problemi – spiega – il Paese ha bisogno di sbloccarsi e loro hanno posizioni, magari legittime dal punto di vista ideologico, ma troppo ideologiche”. Ne ha anche per Conte che, a suo avviso, “ha cercato e cerca di interpretare un ruolo di mediazione che non può essere solo quello dei buoni sentimenti”.

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“La sensibilità politica lui non ce l’ha e quando lo scontro si fa duro ed è chiamato a scendere in campo fa riferimento alla posizione politica di chi lo ha espresso – conclude – non ha i pregiudizi ideologici del mondo grillino. Ma lui non è una persona di garanzia. È espressione dei Cinque Stelle ed è chiamato alla coerenza di appartenenza”.

Conte, l’uomo di Sant’Egidio, non l’ha presa bene: “Vorrei chiarire che il premier, sin dal principio di questa competizione elettorale, è rimasto sempre al di fuori della dialettica: questo ci tengo a precisarlo perché non troverete mai una mia dichiarazione a favore di una forza politica o dell’altra”.

“Adesso nel rush finale vedo che le reazioni emotive si sono fatte più accese. Però attenzione, lo dico a tutti, in particolare alla forze politiche che sostengono questo governo – conclude – quando la dialettica trascende fino a coinvolgere il presidente del Consiglio fino a mettere in dubbio la mia imparzialità, diventa non grave ma gravissimo”.