Il voto del 26 maggio si avvicina. E ‘loro’ sparano tutte le cartucce. Bombe carta al passaggio di Salvini.
Krancic è stato facile profeta.
Insomma, l’attacco giudiziario alla Lega non è per caso. E’ un attacco agli italiani, non solo al governo visto, che, probabilmente, è a favore di una parte del governo: è come se i magistrati dicessero ai cittadini, voi state con i populisti, noi con il PD, che rappresenta ormai a malapena il 20 per cento dei cittadini. La discrasia tra popolo e magistrature è allarmante.
Hanno provato, per messi, ad indagare Salvini sugli sbarchi. Si è dimostrato, come ovvio, un boomerang.
Ora, a dieci giorni dal voto, hanno sparato la doppietta. Retata a Legnano:
Dove il sindaco leghista avrebbe promesso un incarico al figlio di un candidato sconfitto, in cambio dell’appoggio al ballottaggio. Tutto da provare. Tutto che poteva essere messo in piazza tra dieci giorni. Invece no, hanno deciso di inquinare il voto.
Non solo. Il fango doveva schizzare anche direttamente addosso a Salvini:
Immaginatevi se Salvini sarebbe così sciocco da non abbinare i comizi a viaggi istituzionale che un ministro dell’interno ha in tutta Italia. Bizzarro.
La realtà è che la sinistra travolta nel Paese vuole compiere l’ennesimo golpe giudiziario e governare attraverso le toghe rosse. Come è ormai evidente dal voto del 4 marzo.
Non riconoscono la democrazia, perché non governeranno mai attraverso la democrazia. Non l’hanno mai fatto: sempre attraverso giochi di palazzo, mercato delle vacche e toghe rosse.
Il 26 maggio è ancora più urgente votare. E votare contro chi vuole riaprire i porti.
Anche oggi contro di noi minacce, bugie, attacchi, inchieste ed insulti.
Io rispondo col lavoro, col sorriso, con l’affetto degli Italiani, con una bella rosa e la protezione di Maria Santissima del Soccorso😊 pic.twitter.com/JD2GQMdveZ— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 16, 2019