Forza Nuova contesta Bergoglio in Piazza San Pietro

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Rotto un tabù. Nel giorno dell’Angelus in piazza San Pietro, Forza Nuova contesta il Papa “simbolo universale del tradimento più vergognoso”. Come recita un comunicato.

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“Il Papa dovrebbe salvaguardare il deposito della fede, non incoraggiare l’immigrazione islamica”, denuncia Forza Nuova.

“Le posizione politiche contrarie agli interessi nazionali vanno combattute, per costruire muri a difesa della civiltà”.

“Oggi è toccato a Bergoglio, domani toccherà a Mimmo Lucano.Poi sarà il turno di media,toghe,politici venduti a Bruxelles”.

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Bergoglio ha smesso di essere sopra le parti quando è sceso in politica. Contestarlo è legittimo.

“Da Mimmo Lucano fino a Jorge Mario Bergoglio, dai media ai palazzi del potere, dalle bandiere rosse ai manganelli o ai divieti delle questure, chi odia l’Italia e gli italiani, chi vuole silenziare il dissenso, troverà la resistenza di Forza Nuova. Chiunque ripeta le litanie di Soros o ne difenda nei fatti gli interessi deve essere contestato”. Così in una nota i militanti del partito di estrema destra che, impegnati nella ‘guerra al fronte immigrazionista’, hanno contestato oggi Papa Francesco paragonandolo al generale Pietro Badoglio “perché simbolo universale del tradimento più vergognoso”.

“La Fede di Roma, il sentimento cattolico di milioni di italiani non può essere usato come il cavallo di Troia di chi vuole che gli italiani non facciano più figli e le nostre donne abortiscano per sostituirci con gli immigrati – prosegue il comunicato -. Il Papa dovrebbe salvaguardare il deposito della Fede, promuovere dottrina e Verità, non incoraggiare l’immigrazione islamica e non né perseguire gli interessi di forze internazionali e globaliste che fanno dello sfruttamento, dell’odio e del terrore le loro armi. Le posizioni politiche contrarie agli interessi nazionali vanno combattute, per costruire muri a difesa della civiltà, non ponti che favoriscano l’invasione dei suoi nemici”.

“Oggi è toccato a Jorge Bergoglio, domani toccherà a Mimmo Lucano – concludono ricordando il comizio di domani in piazzale Aldo Moro contro l’ex sindaco di Riace – Poi sarà il turno di media, toghe militanti e politici venduti a Bruxelles. Resistenza alla sostituzione etnica e difesa dei diritti sociali saranno le bandiere che difenderemo senza se e senza ma”.