Giornalisti spocchiosi contro studenti che percepiscono troppi immigrati’

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Della serie, quando i giornalisti credono di essere più colti e intelligenti degli studenti e, invece, non lo sono:

https://www.facebook.com/veronasera/posts/2018046121637184?__xts__%5B0%5D=68.ARBcfNwKjM2iOLkVsFvwCaOyuvaUlXwAXmQr977BK673A-zQJ85LOoUaoQqFAOsRXk-do7YTcljmqNapGixfHN3fKxmVG_Os9w1uUiDJ2A8z5aajl9cY413x8i5Q0ZD9tzD72xCRLHS-KcvWyUz-TJEGmGMoHrzXy8vGs4OksRn0PM2KlFflVsVmWYpaiksvHfTteFxs1Yov5eo474iFnCtzySJTQnCLo5sDeyN3HbDRUex5aaqQSEeK2jR-XF6a0E2dg-x0DjEwPXSmCWWVVb728n3AfLSjdXQtj6FM6dmUyeGOhXk8LchVtU-rstmmc7uGj-divrYR8lDtQWbadELMeg&__tn__=-R

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E’ evidente che ognuno basa la percezione della realtà sull’esperienza personale. E’ quindi del tutto naturale che un veronese, che vive in una città con oltre il 20 per cento di immigrati – inclusi i clandestini e i ‘nuovi italiani’ – dia certi numeri.

In Italia siamo comunque ad oltre il 10 per cento. Ma anche qui, è l’esperienza personale che conta: se prendi la metro, i bus e i treni è evidente che la tua percezione sulla ‘loro’ presenza raddoppi o triplichi. Ed è quello che conta: che ti frega che siano il 10 per cento, se poi dove vivi la tua giornata sono il 30 per cento?