Luigi De Magistris: “I migranti ci devono colonizzare, la mia sfida è questa”
Luigi De Magistris non governa Napoli, continua a parlare di immigrati. Come ha fatto al convegno “Gal Irpinia” ad Avellino, organizzato per discutere di immigrazione e integrazione sociale nelle aree rurali. Solita scusa per mangiare a sbafo e parlare di nulla, insomma.
“Nell’immigrazione i piccoli paesi della terra dell’osso trovano risorsa e nuove nascite. L’accoglienza può rappresentare un’occasione di sviluppo, la vera buona pratica dell’integrazione è la via da percorrere, inserendo gli immigrati in settori dove serve manodopera e forza lavoro”.
E’ noto che il Sud in generale e Napoli in particolare abbiano una bassa disoccupazione. In pratica, gli immigrati diventano una risorsa in quanto sono pronti a fare lavori che gli italiani si rifiuterebbero di svolgere. Una boutade degna di De Magistris.
“A Napoli le pratiche anti-Salvini sono diventate governo della città. Mi risulta proprio difficile immaginarmi un amministratore nel Mezzogiorno del Carroccio. Credo che significhi l’antitesi dell’essere meridionali. Senza contare che le politiche sull’immigrazione sono crimini contro l’umanità”.
Per questo, “il porto di Napoli è aperto e se obbligheranno le barche a fermarsi a 12 miglia dalle nostre coste. Allora andremo noi napoletani, con le nostre flotte battenti la bandiera di Napoli ad accogliere le persone. Ci minacciano di denunciarci per favoreggiamento all’immigrazione clandestina? Non c’è problema, vuol dire che dovranno processare almeno dieci mila persone”.
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