I trafficanti umanitari di Casarini gettano la spugna anche se dicono di non arrendersi, stavolta la nave è sequestrata, e il sequestro non sarà temporaneo come quello precedente:
Notificato alle 20.45 il "sequestro preventivo" della #MareJonio che la politica disumana chiedeva da stamattina. Indagato il Comandante. Da adesso nessuna nave della società civile nel Mediterraneo Centrale. Ma #noinonciarrendiamo
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) May 10, 2019
I componenti dell’equipaggio della Mare Jonio sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Solo poche ore prima, insieme ad altri trafficanti umanitari esultavano per le gesta proprie e del ministro Trenta:
I porti sono aperti!
Circa 70 persone, soccorse dalla @ItalianNavy e da @RescueMed, stanno sbarcando in sicurezza nei porti italiani di Augusta e Lampedusa.#SeaWatch continua la sua ricognizione aerea con Moonbird e prepara la Sea-Watch 3 per la sua prossima missione. pic.twitter.com/X0Uwo5H0FJ
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) May 10, 2019
A dimostrazione che loro non facevano quello che facevano per salvare vite, ma per ottenere un obiettivo politico: riaprire i porti al traffico di clandestini. Per conto di chi, questo sarà la magistratura a doverlo verificare.
Noi, un’idea ce l’abbiamo:
E’ vergognoso che una nave di un gruppuscolo di fanatici di estrema sinistra imponga alla maggioranza degli italiani la propria politica migratoria folle.
Decreto sicurezza bis, in caso la toga rossa Patronaggio li dissequestrasse ancora:
Salvini “toglie” la bandiera italiana alla Mare Jonio di Casarini