E’ bastato questo annuncio in arabo sui social, chiaramente diretto a chi doveva leggere e capire, per scatenare gli scafisti in Libia:
Ong Casarini avvisa i trafficanti in Arabo: “Stiamo arrivando in Libia”
Messaggio che, in caso non avessero capito, è stato poi ripetuto:
Da quel momento in poi, un’ondata di barconi. Trecento clandestini bloccati dalla Guardia Costiera libica:
Libici bloccano 300 clandestini diretti verso la nave di Casarini
Alcuni a terra prima di partire. Proprio da Zuwara, che l’ong Mediterranea aveva indicato come proprio punto di arrivo:
Poi i 30 presi dalla Mare Jonio e i 34 casualmente trovati dalla nave della Trenta. E i presunti 70 naufragati ore fa in Tunisia.
E’ evidente che Casarini e i suoi agiscono in collegamento indiretto – perché è impossibile raccogliere prove di contatti diretti, visto che c’è Alarm Phone a fare da mezzano tra scafisti e ong – con i trafficanti di carne umana. Sono essi stessi trafficanti di carne umana.
Ed è chiaro, anche, che agiscono con la copertura di qualcuno all’interno del governo. Probabilmente gli stessi che, casualmente, prelevano clandestini in acque libiche con le navi della marina militare e poi li fanno sbarcare ad Augusta.
Volete meno morti? Mettete al bando le Ong. Ci saranno meno annegati. E, più importante, nessuna ragazzina italiana fatta a pezzi.