Costretta al velo e stuprata incinta dal marito islamico

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Violentata dal marito islamico quando era incinta della loro figlia, spesso anche picchiata e costretta a portare il velo quando usciva di casa. È l’incubo vissuto dal 2012 al 2013 da una bergamasca di 44 anni dopo essersi sposata con un egiziano di 38 anni, operaio in un’impresa edile del territorio.

Chi è causa del suo mal…

La donna quando usciva di casa doveva indossare il velo, che toglieva sotto l’ufficio dove lavorava, per “comportasi come una brava musulmana”.

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Una volta nata la figlia, inoltre, in più di una circostanza l’egiziano ha minacciato la consorte di portagliela via perchè sarebbe dovuta “crescere da araba”.

Un giorno la donna trova una rosa sul parabrezza della sua auto, insieme ad un coltello insanguinato e una foto della figlia.

L’uomo, attualmente tornato al suo Paese, è a processo per violenza sessuale e maltrattamenti.