Salvini, ufficiale taglio da 35 a 19 euro: “La mangiatoia è finita”

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Matteo Salvini ufficializza il taglio dei costi per l’accoglienza dei migranti previsto dal decreto sicurezza (D.L. 113/2018, convertito dalla L. 132/2018). I nuovi bandi con le disposizioni del Viminale prevedono, infatti, che per ogni richiedente asilo spetteranno 19-26 euro al giorno, anziché i precedenti 35 euro.

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La linea dura – o meglio giusta – ha innescato polemiche e scatenato la rivolta da parte delle cooperative e delle Caritas che lamentano come il taglio dei servizi si tradurrà in minori incassi e, quindi, nella perdita di numerosi posti di lavoro. Come se a noi importasse qualcosa. Come se l’obiettivo non fosse proprio questo.

E se in tanti minacciano di ricorrere ai T.A.R., altri si ritirano dalle gare che in diverse zone d’Italia sono andate deserte. Anche molte Caritas italiane hanno scelto di disertare, puntando il dito contro le limitazioni all’accoglienza poste dal “decreto Salvini”: è la rivolta dei 35 euro.

Ma Salvini non ha fatto una piega: fancazzisti trasferiti dagli hotel alle caserme. In questo modo molti, consapevoli della fine della pacchia, se ne andranno.

Il Ministro Salvini ha ufficializzato la revisione del “pacchetto accoglienza” prevista del decreto sicurezza in una conferenza stampa al Viminale.

Il prefetto Gerarda Pantalone, alla guida del Dipartimento immigrazione, ha spiegato che le nuove regole “garantiscono i servizi primari e la dignità della persona secondo le regole europee e tagliano gli sprechi che anche la Corte dei Conti ha stigmatizzato, a cominciare dall’erogazione dei servizi non essenziali ai richiedenti asilo”.

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Il nuovo capitolato per la gestione dei centri di accoglienza, che costituirà la base su cui le prefetture formalizzeranno i bandi, prevede una netta riduzione della quota base di 35 euro per migrante prevista sin ora: si passa a 19 euro giornalieri per persona accolta in caso di grandi centri, 26 euro per quelli dei centri più piccoli.

Il decreto, che ha anche abrogato il permesso di soggiorno per motivi umanitari e previsto che i richiedenti asilo siano accolti solo nei Cara, punta a far risparmiare alle casse dello Stato risorse per miliardi di euro e facilitare l’espulsione volontaria dei fancazzisti.

“La mangiatoia oggi è finita” ha concluso.

Quanto ai servizi che saranno garantiti con le nuove soglie, dal Viminale assicurano: “A tutti verrà garantito vitto, alloggio, kit igienico-sanitario, il pocket money e una scheda telefonica di 5 euro, quanto basta per telefonare a casa e dire alla mamma: sono arrivato”.

Secondo noi è anche troppo.