“Hai venduto mia figlia ai marocchini per la droga”: violentata per ore con oggetti

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Dello stupro abbiamo già parlato giorni fa, ora il padre si scaglia contro la mezzana che avrebbe rifornito i due africani del ‘pezzo di carne’ da violentare.

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“Hai venduto mia figlia ai marocchini per la droga”. Il padre della ragazzina violentata da due magrebini in provincia di Vicenza accusa così l’amica della figlia, che avrebbe teso una trappola alla minorenne.

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La ragazzina di 15 anni è stata attirata con un invito nella villa di Elisa F. 31enne italiana residente a Trissino, e costretta – sotto costrizione psichica e fisica – ad assumere hashish e cocaina prima di essere violentata da due amici della padrona di casa. Abbiamo anche controllato i social della presunta colpevole, non è iscritta a CasaPound.

“Hai venduto mia figlia ai marocchini per la droga”, ha poi scritto il padre in un messaggio inviato a Elisa F. Lei sembra non fare una piega: “Tutto quello che tua figlia ha fatto a casa mia era consapevole, io non ho costretto nessuno e sua mamma sapeva che veniva da me per divertirsi”. Non ci sono filmati a testimoniare la violenza ma i Carabinieri sono risaliti a chat e conversazioni in cui i tre arrestati (gli altri due sono i marocchini Nadir E.L., un ventisettenne fisioterapista di Arzignano, Vicenza, e il suo amico Zahir E.S., 28 anni, che abita a San Bonifacio, Verona, e lavora per una cooperativa) punterebbero a far ricadere sull’adolescente la responsabilità dell’accaduto, sostenendo di non aver capito che si trattava di una minorenne.

La 31enne ammette che c’è stato un rapporto sessuale, ma spiega che sarebbe stato del tutto consenziente. La 15enne dice invece di essere stata stuprata prima da un uomo, poi dall’altro. Poi dei due assieme per ogni tipo di violenza possibile con partecipazione attiva anche della 31enne, addirittura con sex toy.




4 pensieri su ““Hai venduto mia figlia ai marocchini per la droga”: violentata per ore con oggetti”

  1. Queste storie di tossici e tossiche che passano ogni genere – a volte anche tremendo – di guai, tranne rare eccezioni hanno rotto le sfere! Non meno di quelle dei malfattori che vengono ‘sparati’ mentre delinquono.
    Se vai a rubare, sai – finalmente! – quello che rischi. Non farlo e non ti succederà niente.
    Idem per chi è disposto/a a tutto, compreso frequentare la peggior feccia, pur di ottenere la ‘roba’, sapendo benissimo quali sono i rischi connessi.
    Il resto è tutta retorica fritta.

I commenti sono chiusi.