Immigrato la stupra e le incide il nome col coltello sulla schiena

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Adnane Jabnati, Alex per gli ‘amici’. Lo stesso nome che ha inciso con un coltello da cucina sulla schiena dell’ex fidanzata.

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Il marocchino di 33 anni è regolarmente residente in Italia, benché abbia diversi precedenti penali. E a Cesate, Milano, ha torturato la ragazza.

Perché non prevedere una legge che espelle l’immigrato alla prima condanna?

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Venerdì mattina il nordafricano è stato arrestato in flagranza di reato mentre stava aggredendo, per l’ennesima volta, quella che considerava il suo oggetto di piacere.

La giovane donna ha raccontato le continue violenze e persecuzioni subite dall’immigrato e iniziate circa un anno fa, quando la loro relazione si è interrotta. Fino a questo 22 aprile, quando è stata costretta dal marocchino a seguirlo nell’appartamento di un amico, dove è stata prima picchiata, poi “marchiata” con la lama, quindi fatta spogliare per essere filmata.

Ricoverata all’ospedale le sono state riscontrate una frattura del naso, una distrazione cervico-lombare e contusioni multiple.