Ci andiamo a prendere 600 immigrati con l’aereo

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La prossima volta, Salvini, mettili nel programma elettorale, i ‘corridoi umanitari’ inventati dal PD.

E poi, ovviamente, ci saranno quelli di non libici dalla Libia, come l’altro giorno. Dal Libano.

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Sarà firmato domani al Viminale un vergognoso nuovo protocollo con cui si rinnoveranno i famigerati ‘corridoi umanitari’, con l’arrivo, in due anni, di 600 immigrati da Etiopia, Niger e Giordania.

Anche se 300 immigrati l’anno non sembrano certo numeri da invasione, è il simbolo che conta.

Dicono che si tratta di “persone vulnerabili”, come quelle arrivate l’altro giorno:

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A dare l’annuncio è stata la famigerata Comunità di Sant’Egidio dal proprio sito. A siglare il protocollo saranno la Conferenza Episcopale Italiana (che agirà attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes), con il Segretario generale, Mons. Stefano Russo, e la Comunità di Sant’Egidio, con il suo presidente Marco Impagliazzo, come promotori, insieme a rappresentanti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri.

Secondo la comunità di Sant’Egidio, dopo il loro arrivo “i richiedenti asilo verranno accolti in diverse regioni italiane e sarà avviata la loro integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua e della scolarizzazione dei minori, secondo un progetto totalmente finanziato grazie all’8xmille della Chiesa.

Perché loro raccolgono i soldi degli italiani e poi li usano per dare casa e lavoro ad Alì e colleghi:

Casa ad Alì e ai suoi 9 figli: famiglia italiana in camper

In nessuno di questi tre paesi ci sono guerre. Si tratta quindi di immigrati che da altri Paesi vanno in Etiopia, Giordania e Niger.

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In Giordania si tratta di profughi siriani. Ma la guerra è finita in Siria ormai da mesi, per quale bizzarro motivo noi dovremmo prenderci siriani riparati in Siria di qui ai prossimi due anni?

In Etiopia parliamo essenzialmente di Eritrei, almeno sulla carta. Ma In Eritrea non ci sono guerre:

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In Niger non parliamo anche in questo caso di nigerini, ma di clandestini che si trovano lì per andare in Libia. Quindi che facciamo, invece di riportarli a casa ne facilitiamo l’arrivo in Italia?

Questa è un’operazione che accelera l’africanizzazione del Paese.

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Combattere l’immigrazione e collaborare con Sant’Egidio, Salvini, è come pensare di sconfiggere la mafia collaborando con Riina redivivo.

Chi dà l’8 per mille alla Chiesa finanzia l’invasione. Salvini non ha compreso che con il nemico non si possono fare compromessi: o pensa che, se potessero, quelli di Sant’Egidio e della Caritas non lo farebbero sparire? La mangiatoia si rade al suolo, non si lascia in vita.

Alzi la mano chi sta iniziando a perdere la pazienza.




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