Africano irrompe in caserma e strappa pistola a militari: giudice annulla condanna ed espulsione

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Hud Yussif 42 anni era stato condannato lo scorso 11 dicembre a due anni e due mesi di reclusione, nessuna concessione dei benefici di legge, negate le attenuanti generiche, ordinandone l’espulsione dal territorio dello Stato italiano dopo l’esecuzione della condanna.

Il 14 novembre il 42enne (difeso dagli avvocati Paolo Pepe e Gianluca Bilotta) aveva fatto irruzione nella caserma del I Reggimento Bersaglieri di Cosenza. Tentando di estrarre la pistola dalla fondina di un sergente che tentava di bloccarlo. Venne arrestato. In aula spiegò al giudice che “voleva lavarsi”. Condannato.

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Finalmente una sentenza come si deve, direte voi. Ma poi arriva il Sirianni di turno.

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Così in appello il giudice ha accolto le bizzarre motivazioni del ghanese, rideterminando la pena inflitta in primo grado a poco più di un anno; pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale, con la perdita di efficacia della misura cautelare in carcere e disponendone l’immediata liberazione. Ancora il giudice della Corte di Appello di Catanzaro ha revocato la misura di sicurezza dell’ordine di espulsione dallo Stato italiano applicato dal giudice in primo grado.

Insomma, non è successo nulla. Un ghanese tenta di estrarre la pistola ad un militare, dopo avere tentato di fare irruzione in una caserma, e da domani è libero.

Se uccidesse qualcuno? Abbiamo un problema serio: si chiama toghe rosse.