Viterbo, arrestati negano accuse: “Rapporto consensuale”

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Nessuna violenza sessuale, ma solo un “rapporto consenziente”. Così, Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, i due militanti di CasaPound, sentiti dal gup Rita Cialoni nell’interrogatorio di garanzia.

“I nostri assistiti hanno ricostruito i fatti in modo diverso”, hanno affermato
i difensori dei due in carcere per violenza sessuale e lesioni aggravate.

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Nell’ordinanza, il Gup definisce di una “gravità inaudita” i fatti contestati ai due che hanno approfittato della vittima “per la sua vulnerabilità”.

Non vorremmo finisse tutto come a Napoli con il Riesame che smentisce gli inquirenti. Se c’è davvero un video di uno stupro, che senso avrebbe negare?

Una cosa è certa, non siamo in presenza di due galantuomini, ma prima di sbattere i mostri in prima pagina si dovrebbe avere certezza della loro colpevolezza. Con gli immigrati sono ultrasensibili, però.




2 pensieri su “Viterbo, arrestati negano accuse: “Rapporto consensuale””

  1. Ricordatevi che puttanone fa rima con trappolone. In ogni caso basta non mettersi nella condizione di fare una figura di questa portata.

  2. Imvertiamo i fatti: un 36 enne adesca due ragazzine di 19 e 21 anni, le fa ubriacare in un locale e poi alle due di notte si apparta con loro in un circolo privato chiuso. Viene consumato un rapporto sessuale di cui le ragazzine conservano un video. Stupro anche in questo caso? Cioe’, se hai il cazzo sei sempre uno stupratore?

I commenti sono chiusi.