Vescovi respingono profughi e il PD manifesta per i 35 euro

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Intanto, ieri mattina in piazza dei Signori a Treviso si è svolta una manifestazione contro il decreto Salvini che cambia le norme in materia di accoglienza.

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Tra i manifestanti al presidio anche il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni: «Dovremmo chiamarlo ‘Decreto insicurezza‘, perché il Decreto Salvini blocca ogni tentativo virtuoso di integrazione, condanna i richiedenti asilo alla clandestinità rendendoli facilmente preda di lavoro nero o criminalità organizzata – spiega Zanoni in una nota -. Ribellarsi a un provvedimento sbagliato e pericoloso è un dovere».

Cosa non si fa e non si dice per 35 euro.

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«Auspichiamo che il prefetto intervenga per stoppare gli effetti di un decreto che vanifica l’ottimo lavoro fatto da amministrazioni comunali, cooperative e imprese sociali attraverso il sistema degli Sprar – aggiunge il consigliere regionale – : solo in provincia di Treviso, infatti, sono oltre mille i richiedenti asilo seguiti in percorsi di accompagnamento per imparare la lingua e valorizzare le loro competenze professionali, permettendo così un inserimento nella società e una vera integrazione nel territorio. Tagliare drasticamente i fondi – afferma ancora Zanoni – vuol dire eliminare percorsi virtuosi e creare ulteriore marginalità che a sua volta alimenta insicurezza e tensioni sociali. Elementi su cui la Lega potrà giocarsi, vergognosamente, l’ennesima campagna elettorale. Infine – conclude il consigliere dem – smantellando questo sistema di accoglienza, si perderanno migliaia di posti di lavoro, tra insegnanti, avvocati, mediatori culturali, medici e non solo. ‘Prima gli italiani’ per loro, evidentemente, non vale».

Per i parassiti non vale. Non a spese di altri italiani, che fanno lavori veri.

Insomma, Chiesa e Coop (e anche la ‘ndrangheta) che si spartivano il business fanno scendere in campo i propri referenti politici.