Antirazzista imbratta targa ‘razzista’, ma è opera arte

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Imbrattata con vernice spray nera da un giovane studente livornese, il solito antirazzista con QI degno di una capra in coma, che non ha colto il senso ritenendola offensiva, la targa in ottone con scritto ‘Vietato l’ingresso agli ebrei e agli omosessuali’, opera di tal Ruth Beraha ‘Io non posso entrare’, installata ieri sul muro di ingresso all’esterno del Museo della Città di Livorno.

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Sia l’artista sia la direttrice del museo Paola Tognon presenti al momento del gesto si sono confrontate con il ragazzo riconoscendo l’istintività del gesto. Sono tra loro. Al termine il giovane genio ha donato all’artista Ruth il libro di Italo Calvino ‘Il sentiero dei nidi di ragno’ che aveva lasciato appositamente accanto all’opera.

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“Ritengo che questa opera di Ruth Beraha – ha spiegato su Facebook la direttrice del museo Paola Tognon commentando il gesto – abbia in qualche modo sollecitato solo il primo e forse il più banale dei suoi messaggi, cioè quello di essere una semplice provocazione” mentre in realtà vuol “sollecitare una riflessione contro razzismi e discriminazioni”.

Siete una massa di analfabeti. Gli uni e gli altri. L’Italia vuole solo applicare le stesse leggi che applica Israele, che non potrete certo definire uno Stato nazista, no?