M5s difende presunti stupratori Viterbo da Salvini: “Niente castrazione”

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“Nessuna tolleranza: la galera non basta, ci vuole anche una cura”: così il ministro dell’Interno e leader leghista Salvini, dopo l’arresto di 2 militanti
Casapound, per stupro.

“Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, sostanza è che chiederemo immediata discussione alla Camera della nostra proposta di legge,ferma da troppo tempo. Bianchi o neri, giovani o anziani,vanno puniti e curati”.

La castrazione deve essere fisica, ci manca anche di passare i medicinali con la mutua agli stupratori che, comunque, nella stragrande maggioranza dei casi sono non italiani.

A difendere gli stupratori dalla castrazione ci pensano i grillini, col solito tono mellifluo: “Basta con questa storia della castrazione chimica. E una presa in giro alle donne,lo abbiamo già spiegato,e tra l’altro non è nel contratto di governo”.

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Così una nota M5S,che continua:”Ciò che più incuriosisce nelle parole della Lega è che anche Casapound chiedeva e chiede la castrazione chimica e poi guarda caso, ad aver commesso lo stupro e ad essere arrestato è stato un loro
consigliere”.

Cosa c’entri questo non si sa.

“Qualora e se colpevoli, pene durissime castrazione compresa”, ribadisce il segretario nazionale Casapound, Di Stefano.

Non vorremmo che poi la storia finisse come quella di Napoli, da brutale stupro di italiani a reti unificate ad invenzione di una povera ragazza disturbata.

Noi, comunque, siamo per la castrazione fisica. E siamo sicuri che Di Stefano vorrebbe fargliela personalmente. In caso fossero colpevoli, ovviamente.