Il profugo era stato arrestato dagli agenti del commissariato Romanina nel settembre scorso, in esecuzione di un’ ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere per violenza sessuale, rapina e lesioni ai danni di una donna.
Scarcerato qualche giorno fa, aveva beneficiato della sostituzione della misura cautelare in carcere, con quella ridicola dell’obbligo di firma, si era reso irreperibile.
Gli agenti del commissariato Romanina indagando, hanno scoperto che il nigeriano si vantava con un’amica di essere rimasto impunito per lo stupro della donna e chiedendo informazioni su quest’ultima.
Venerdì gli investigatori hanno scoperto che lo stupratore nigeriano viveva ancora nel centro di accoglienza dove aveva il domicilio e durante un servizio di appostamento lo hanno arrestato e riportato in carcere.