Immigrato spranga agenti al grido “Allah Akbar” a Torino

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A Torino è emergenza. Non passa giorno, infatti, che non si verifichino episodi di violenza. Oggi, due nello stesso giorno.

Con l’orripilante stupro di una ragazza rapita per strada e l’ultimo, con un immigrato che ha brutalmente aggredito due agenti di polizia armato di una sbarra di ferro, al grido “Allah Akbar”.

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Torino è la stessa città dove, solo alcune ore prima, le forze dell’ordine sono riuscite a liberare una ragazza italiana che, dopo essere stata rinchiusa in uno scantinato da una donna marocchina, e venduta a due suoi connazionali, spacciatori, in cambio di una dose:

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L’immigrato, al grido “Allah Akbar”, e con una spranga di ferro, ha assalito gli agenti. Uno dei due è stato ferito alla testa, mentre l’altro alla mano.

Una volta portato in questura dai due poliziotti, l’islamico ha urlato offese contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Agli agenti vanno il nostro grazie e il nostro augurio di pronta guarigione”, ha commentato il vicepremier leghista che in queste ore sta seguendo personalmente la vicenda di Torino. “Non ci sarà alcuna tolleranza per balordi e violenti che attaccano le forze dell’ordine”.

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Appendino, invece di pensare ai trans, dovrebbe pensare al disastro etnico della sua città. In poche settimane: ragazzo sgozzato, diversi stupri, stupro con sequestro e, ora, questo. Ovviamente, vittime sempre italiane, carnefici sempre ‘loro’.

Intanto ospitiamo questa gente in conferenze:

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Un pensiero su “Immigrato spranga agenti al grido “Allah Akbar” a Torino”

  1. Torino è un cesso da almeno vent’anni, sarebbe da stolti caricare tutta la croce sulle spalle della incompetente Appendino. Puntare il dito ora è molto riduttivo, bisognava pensarci prima.

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