Vescovi Ue: accogliere immigrati è obbligatorio, Salvini: “A casa vostra”

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“Per i cristiani,l’accoglienza dei rifugiati e dei migranti non è un’opzione da discutere:si tratta di un agire cristiano che scaturisce dal Vangelo”.

Inizia così il lungo delirio del capo dei vescovi dell’Ue, mons.Jean-Claude Hollerich, su Civiltà Cattolica in vista delle europee: “Il dramma dei rifugiati e dei migranti nel Mediterraneo è una vergogna per l’Europa”,dice.

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Al presule lussemburghese risponde Salvini:il cardinale vuole che l’Europa accolga tutti? “Non so se ci sia spazio in Lussemburgo, in Italia no. Su questo, augurando buona Pasqua,non cambio idea”

La Chiesa di Bergoglio ha perso non solo il contatto dalla realtà, divenendo ormai un’entità totalmente irrilevante sul piano politico e culturale, ma anche con il Vangelo: dove non si chiede ai popoli di suicidarsi svendendo terra e sangue.

Il “gioco infame” dei populismi con le paure della gente. L’accoglienza di rifugiati e migranti che per i cristiani “non è un’opzione da discutere”, ma “scaturisce dal Vangelo”; Il dramma dei morti nell’ “immenso cimitero” del Mediterraneo, una “vergogna per l’Europa”. E poi l’attacco a Steve Bannon e Aleksandr Dugin “sacerdoti” di tali populismi che “allontanano i problemi reali” e “organizzano danze intorno a un vitello d’oro”. Un giudizio senza appello, con nomi e cognomi, quello sulle nuove forze populiste e sovraniste che emerge dall’articolo “Verso le elezioni europee” pubblicato oggi da Civiltà Cattolica e scritto da monsignor Jean-Claude Hollerich, gesuita, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece). In vista della consultazione, quanto mai decisiva per il futuro dell’Unione, il presidente dei vescovi europei rileva che “le paure nell’Europa dei nostri giorni sono molteplici e, ben mescolate, conducono, con l’ascesa dei populismi, a una destabilizzazione delle nostre democrazie e a un indebolimento dell’Unione Europea”. Per Hollerich, “oggi il senso di benessere sembra scomparso e aver dato vita a molteplici paure, che reclamano un’identità europea cristiana, pur declinandosi in desideri politici che sono in netta contrapposizione con una prospettiva cristiana fondata sul Vangelo”. “Politiche populiste approfittano di paure vaghe e angosce” Nell’analisi di Hollerich, “l’angoscia si definisce come una paura senza un oggetto concreto. Questa angoscia umana,analizzata dalla filosofia di Sartre, destabilizza l’uomo; in effetti, la molteplicità di paure vaghe portano a tale angoscia”. “Alcune politiche populiste ne approfittano e danno un nome agli oggetti di tali paure, che allora possono trasformarsi in aggressività. Per rimuovere le nostre paure ci vengono presentati dei nemici: i migranti, l’islam, gli ebrei, ecc. Che gioco infame con le nostre paure!” denuncia il presule. Per Hollerich, “la mancanza di rinnovamento del Concilio Vaticano II, un cattolicesimo basato sui riti potrebbero spiegare perché i populismi attirano anche un certo numero di cattolici praticanti”: “i riti e l’ordine, considerati insieme,costituiscono un luogo con un passato immaginario che spesso pretende di rappresentare ‘l’Occidente cristiano'”. “Accoglienza rifugiati e migranti scaturisce dal Vangelo” E su un punto-chiave delle “paure” evocate da populismi e sovranismi Hollerich è drastico. “Per i cristiani, l’accoglienza dei rifugiati e dei migranti non è un’opzione da discutere: si tratta di un agire cristiano che scaturisce dal Vangelo”, dice. “Il dramma dei rifugiati e dei migranti nel Mediterraneo è una vergogna per l’Europa. Il Mediterraneo, che per la sua posizione geografica è come un mare interno che collega l’Europa, l’Asia e l’Africa, è diventato un muro di separazione fatto di acqua. Esso diventa un immenso cimitero”, aggiunge: “Quale durezza di cuore accettare la morte dei nostri fratelli e sorelle piuttosto che condividere un poco del nostro benessere!”. In più, “le migrazioni non avvengono per gusto di avventura o di profitto. “Populismi evocano false realtà” È la mancanza di pace e di stabilità che spinge i migranti verso i nostri Paesi; è la mancanza di speranza e di dignità umana che li induce ad attraversare il Mediterraneo”. Per il capo dei vescovi Ue, “l’Europa, che sta perdendo la propria identità, si costruisce identitarismi, populismi di destra, in cui la nazione non è più vissuta come comunità politica, ma diventa un fantasma del passato, uno spettro che trascina dietro di sé le vittime delle guerre dovute ai nazionalismi della storia. I populismi vogliono allontanare i problemi reali, organizzando danze intorno a un vitello d’oro”. L’accusa non risparmia i teorici dei nuovi nazionalismi. “Un cattolicesimo autoreferenziale, con opinioni conservatrici e basato sulla tradizione – osserva mons. Hollerich -, rischia di veder emergere punti comuni con questa negazione della realtà e rischia di creare dinamiche che alla fine divoreranno questo stesso cattolicesimo. Steve Bannon e Aleksandr Dugin sono i sacerdoti di tali populismi che evocano una falsa realtà pseudo-religiosa e pseudo-mistica che nega il centro della teologia occidentale, che è l’amore di Dio e del prossimo”.