Parroco si converte: “Da oggi aiuterò solo gli italiani”

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“Ora prima gli italiani“. Il parroco di san Gregorio Magno, quartiere Magliana di Roma, si è convertito.

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Per anni ha lasciato senza pane e pasta “i poveri del quartiere per colpa dei rom”, lo accusavano i cittadini, supportati da CasaPound.

Ora si è convertito al sovranismo: “Non posso rischiare che esploda un’altra Torre Maura – ha spiega don Antonio Interguglielmi a Repubblica. – Ai rom ho distribuito 50 pacchi, ai residenti 120. Ora prima gli italiani. Ci siamo messi d’accordo, devo placare gli animi. Devo occuparmi soprattutto di 30 mila residenti affidati a me, i rom sono a carico della Caritas“.

Ma rimandarli in Romania e Bosnia no?

Nei giorni scorsi CasaPound aveva denunciato: “Viveri solo agli italiani; invitiamo il parroco a dare un contributo concreto alle distribuzioni alimentari con cui settimanalmente aiutiamo i nostri connazionali in difficoltà“, si leggeva in un comunicato della sezione locale.

“Siamo intervenuti per verificare di persona – spiegava Valerio Tamburini, responsabile territoriale di Cpi – l’ingente via vai di rom dalla parrocchia, su chiamata dei cittadini allarmati da un nuovo arrivo di nomadi nel quartiere“.

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“Un quartiere già pieno di insediamenti abusivi frequentati, come è noto alle cronache, da soggetti rom che da anni, quotidianamente, commettono reati. Per tranquillizzare i media che nessuno ne vuole fare una questione discriminatoria, non ci risulta che analogo trattamento venga riservato agli italiani in difficoltà – puntualizza Tamburini – . Invitiamo il parroco e il personale della Chiesa a dare un contributo concreto alle distribuzioni alimentari con cui settimanalmente aiutiamo i nostri connazionali in difficoltà. Ma ci rendiamo conto che forse chiediamo troppo visto che per aiutare gli italiani che non arrivano a fine mese non è previsto alcun contributo“.

“La gente dona – racconta una signora a Repubblica – pensando di aiutare i poveri del quartiere che invece restano senza pacchi per colpa dei rom“.

E così, da alcuni giorni, le donne del quartiere hanno deciso di controllare di persona la distribuzione dei pacchi alimentari, sostenute dai militanti di CasaPound che, intanto, avevano organizzato sul sagrato della chiesa un gazebo per dare pane e pasta “ai veri indigenti”.

“Abbiamo voluto dare un segnale forte ai nostri connazionali anche in vista delle vicine festività. Le famiglie italiane del quartiere dunque, di fatto abbandonate da Chiesa e istituzioni oggi possono contare esclusivamente sull’aiuto di CasaPound Italia”, avevano annunciato.

Questa sorta di ‘moral suasion’ ha avuto la meglio. E anche il parroco si è “convertito” al “prima gli italiani”.