Chiese sbarrano le porte d’ingresso: “Troppi immigrati molesti”

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A seguito di varie denunce, per l’eccessiva presenza di immigrati, il parroco di Saint-Etienne, Jacques Brun, ha deciso di chiudere le porte delle parrocchie di Saint-Etienne e Saint-Benoît al di fuori dei tempi di celebrazione della Messa o per le confessioni. “Una decisione che non è stata presa con gioia di cuore”, ha detto il prete.

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La ragione di questa raccomandazione è legata alla presenza di una quarantina di migranti a Saint-Etienne. Senzatetto che avevano occupato illegalmente la Borsa del lavoro e poi l’università nel campus della Tréfilerie e che erano stati sgomberati dalla polizia l’11 aprile e il 15 aprile.

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Sono sostenuti, dice il parroco, da “membri della gioventù comunista da fuori città” che li avrebbero incitati a occupare luoghi di culto. Quindi, per evitare qualsiasi intrusione, è consigliabile tenere chiuse le porte delle chiese. Questa decisione è stata anche accelerata da due incidenti. Uno alla Chiesa della Natività e l’altro alla Grande Chiesa.

Com’era la storia dei ponti e dei porti aperti, Bergoglio?