I sedicenti profughi, provenienti da diverse nazioni, sono stati impegnati nel progetto musicale per due anni, scrivendo il testo e provando nei laboratori musicali organizzati nell’ambito dei progetti Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) gestiti da Arci nella regione Basilicata. A spese dei contribuenti.
Perché il Pd voleva ripopolare la regione con gli africani. A spese dei contribuenti.
Il loro lavoro è stato seguito da Krikka Reggae, band lucana. Così è nato il brano “We are one”. Al progetto hanno preso parte molti ‘artisti’ radical chic tra cui Fiorella Mannoia, Paola Turci , Claudio Bisio, Rocco Papaleo e Paolo Kessisoglu.
Alla fine è venuta fuori questa roba qui: