Scoperti nuovi inquinanti Pfas nel Po: emergenza ambientale

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Si allarga il problema dei Pfas in Italia. L’inquinante, in una categoria di nuova generazione, la c6o4, è stato trovato dall’agenzia Arpav nel fiume Po, quindi la contestata Miteni, l’azienda (ora fallita) di Trissino dalla quale era nato il caso in Veneto stavolta non c’entra. Il governatore Luca Zaia rilancia la palla al Governo. La questione è nazionale, dice il governatore, non può essere racchiusa alle province di Vicenza, Verona e Padova. Il Veneto sta predisponendo una segnalazione alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Non essendovi limiti europei e nazionali, per motivi precauzionali il gestore della rete idropotabile ‘Acque Venete’ ha già ordinato nuove batterie di filtri. Intanto l’ultimo rapporto con i dati dello screening avviato nella popolazione delle zone coinvolte conferma che concentrazioni di Pfas sono state riscontrate anche nei bambini, seppur in misura inferiore ai soggetti adulti.

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Vedete, questo è l’effetto della Globalizzazione. Per reggere la concorrenza di chi inquina, finisci per inquinare. Stiamo devastando il territorio.




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