Allarme Salvini: “500 terroristi in carceri libiche verso Italia se porti aperti”

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“Ho letto le dichiarazioni di Conte sul rischio terroristi islamici in partenza. Anche Maitig mi ha confermato che ci sono almeno 500 terroristi detenuti che non vorremmo vedere arrivare via mare. Aprire i porti mi sembra un suicidio”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Salvini, ribadendo la linea:”In Italia i porti non si aprono”.

E ancora sulla crisi libica dopo l’incontro col vicepremier Maitig: “Stiamo lavorando perché non ci sia la guerra. Speriamo che il peggio sia passato, il blitz di Haftar è fallito”.

Centinaia di terroristi islamici potrebbero arrivare in Italia approfittando del caos libico: non a caso la Francia, dopo avere provocato la crisi libica, ha chiesto ufficialmente di prorogare la chiusura delle frontiere Schengen con l’Italia per altri sei mesi, per “emergenza nazionale” legata al terrorismo. E’ quanto si apprende da fonti del Viminale che ha immediatamente risposto con una direttiva per la chiusura dei nostri porti.

“Con centinaia di potenziali terroristi pronti a partire dalla Libia, abbassare la guardia, come suggerisce anche qualche collega di governo, e abbandonare la strategia vincente dei porti chiusi metterebbe a rischio la sicurezza degli italiani! Non si molla, con il vostro sostegno io non cambio di una virgola”, attacca su Facebook il vicepremier e ministro dell’Interno.

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Con il “rischio del terrorismo islamico, i porti restano ancora più sigillati”, ha poi annunciato il ministro lasciando Montecitorio e replicando così a chi gli chiede della posizione di apertura di una parte della maggioranza sull questione migranti. “Io ho l’onore e l’onere di essere ministro dell’Interno, i porti non si aprono”, ribadisce il vicepremier con riferimento alla situazione della Libia.

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“Ci sono 500 terroristi detenuti nelle carceri libiche, non vorremmo che arrivassero via mare”, spiega ancora Salvini che questa mattina ha incontrato il numero due di Tripoli, Maitig . “In Italia non si aprono i porti, la linea non cambia” insiste il ministro dell’Interno: “Questa mattina ho emanato una direttiva”.

Questa:

Salvini dichiara ‘emergenza nazionale’ e chiude i porti ai barconi