La contraerea di Tripoli abbatte un caccia di Haftar:

#Libya Army forces shot down a jet fighter for warlord Khalifa Haftar south of #Tripoli on Sunday, April 14. Two pilots parachuted to safety https://t.co/mYUxeJgDs0

— The Libya Observer (@Lyobserver) 14 aprile 2019

Vi rendete conto che siamo tutti in balia dei deficienti dell’una e dell’altra fazione che giocano alla guerra, e che sanno solo gridare ‘allahu akbar’ e saltellare come gnomi, e questo perché non siamo più in grado di fare quello che dovremmo fare: piallare la Libia e costruirci un muro lungo la costa.

Intanto, nell’undicesimo giorno di schermaglie alle porte di Tripoli, l’offensiva lampo di Khalifa Haftar si è impantanata: le sue forze avrebbero pagato un prezzo altissimo in termini di vite dall’inizio dell’attacco alla capitale. I militari del governo di unità nazionale guidato da Fayez al Sarraj hanno assicurato una nuova linea difensiva più profonda lungo l’asse del fronte meridionale.

In una situazione di sostanziale stallo sul terreno, il maresciallo è volato al Cairo, dove ha incassato il rinnovato sostegno di uno dei suoi principali alleati, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi.

Basterebbero un paio di raid italiani non ufficiali per eliminare del tutto la minaccia ‘francese’.