Con la crisi libica che potrebbe sfociare in guerra civile tra le tribù, si ricomincia a parlare di ‘esodo di profughi libici’. E’ la solita fake news diffusa da giornalisti prezzolati.
Dalla Libia non sono mai partiti libici in fuga dalla guerra, ma clandestini subsahariani (per lo più nigeriani), pakistani e bangladesi che approfitta della situazione.
Neanche all’apice della guerra civile libica del 2011, quella che ha eliminato Gheddafi, durata da febbraio ad ottobre, abbiamo assistito ad un esodo di libici in fuga dai combattimenti.
In tutto il 2011, infatti, sbarcarono in Italia 228 presunti libici, pari allo 0,4%, del totale: meno nell’ordine anche di nigeriani, pakistani, bangladesi, ivoriani, somali, sudanesi, cittadini del Ciad, del Niger, del Burkina Faso, della Guinea, del Senegal, dell’Eritrea, dell’Algeria, del Gambia e del Marocco. Negli anni seguenti, praticamente zero.
Quindi, se dovessero ripartire i barconi, sarà la solita solfa mediatica che tenterà di spacciare clandestini nigeriani appena arrivati in Libia con profughi che fuggono la guerra libica.
Ergo, è giusto tenere i porti chiusi, visto che non saremmo in presenza di veri profughi. Anzi, è tempo di un blocco navale. Con una testa di ponte in qualche zona costiera libica che consenta di respingere i barconi in sicurezza.
E, lo ripetiamo, togliere la bandiera italiana ai trafficanti umanitari di Casarini. Cosa stiamo aspettando?