I tagli di Salvini ai costi dell’accoglienza non vanno giù alle cooperative di tutta Italia.
Del resto si è passati da 35 euro ad una media di 21 euro a a profugo al giorno: un crollo considerevole per le loro entrate.
Così è rivolta dei parassiti dell’accoglienza in tutta Italia:
«Il messaggio politico che si vuole mandare è chiaro: con i migranti non c’è nemmeno bisogno di parlare», ha affermato Gianfranco Schiavone, vice presidente della famigerata Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), per definire i contenuti e le voci economiche delle nuove gare bandite dalla Prefettura di Milano. «Vengono penalizzate le strutture che non siano di mero parcheggio. Per cui la questione ora diventa che non siamo di fronte a un contenimento, anche drastico ma legittimo, dei costi, bensì all’impossibilità di fornire un servizio. L’accoglienza agli stranieri diventerà il servizio più economico di tutto il settore socio-assistenziale, solo perché rivolto agli stranieri», ha concluso Schiavone.
Roba da matti, ora è un diritto venire a farsi mantenere in Italia. ASGI è finanziata da Soros: dichiararli fuorilegge no?
E il PD si schiera con le coop:
“Fanno bene le coop che non vogliono partecipare ai nuovi bandi per i centri per migranti. Come si fa a garantire un servizio con 20 euro al giorno?», ha twittato sindaco di #Bologna, @virginiomerola.
Esattamente come fanno in tutti i Paesi della #UE.https://t.co/vxVcmjkPJV— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 11, 2019
Del resto era il motivo di fondo dell’allegro traffico dalla Libia e della trasformazione, con la ridicola ‘protezione umanitaria’, dei nigeriani in profughi.
L’inchiesta di @FrancoBechis del 2017, sui fatturati delle cooperative dell’accoglienza.
Ora le stesse piangono e disertano i bandi perché 21 euro di diaria per ogni immigrato non è sufficiente. pic.twitter.com/TBCu1859u5— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 11, 2019
liberazione??? hanno liberalizzato l’invasione dello straniero, del comunismo e della finanza massonica (internazionale) . . .