Nomadi prendono a pugni disabile, ma lui ne fa arrestare uno

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Pensavano di non incontrare ostacoli, i tre zingari che nel pomeriggio di sabato sono entrati in un’abitazione di Ghedi per svaligiarla. Non pensavano che opponesse resistenza, il 40enne affetto da un lieve ritardo mentale che vive nell’appartamento insieme ai genitori.

E invece, nonostante il pestaggio, non solo si è accorto di quanto stava accadendo, è anche riuscito a bloccare e a far arrestare uno dei tre malviventi. Evidentemente, loro erano più ritardati di lui.

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La banda è entrata in casa con una stratagemma: ‘Dobbiamo consegnare una regalo per tuo papà’ hanno detto i tre per farsi aprire la porta. Il giovane uomo si è però insospettito quando i tre hanno cominciato a girare per l’appartamento, in cerca di oro e contanti e ha cominciato a gridare per chiedere aiuto. Non solo urla: mentre due dei banditi si davano alla fuga, il 40enne è riuscito ad avvinghiarsi alla gamba del terzo ladro.

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Il bandito non si è fatto alcuno scrupolo: per liberarsi ha ripetutamente colpito il 40enne alla testa con violenti pugni, trascinandolo giù dalle scale, fino a raggiungere la strada. La vittima non ha però mollato la presa: i vicini di casa si sono accorti di quanto stava accadendo e hanno dato l’allarme.

Il bandito – un 47enne zingaro ‘italiano’ residente nel modenese, con precedenti specifici – è finito in manette per tentata rapina impropria in abitazione. Per lui, vista anche la sfilza di precedenti, si sono aperte le porte del carcere, dov’è tuttora recluso. Indagini in corso per rintracciare i complici. Il ragazzo, invece, è finito in ospedale.